Cinzia B. – Assistente di Direzione

Dal balcone di casa mia non vedo una skyline di grattacieli, non vedo montagne, non vedo tramonti e non vedo un orizzonte.

Dal mio balcone ho sempre e solo visto un anonimo palazzo marrone abitato da sconosciuti.

Questa vista non mi ha mai emozionata o interessata, ma da quando vivo in quarantena questa vista si è arricchita di persone reali, che abitano lì e che, come me, si affacciano spesso.

C’è la ragazza che prende il sole mentre lavora al computer.

C’è la maestra in pensione che cura le sue piante.

C’è la coppia di anziani che vive con il televisore acceso, commentando ogni notizia.

Ogni volta che ci incrociamo, noi ci salutiamo, a volte ci parliamo, approfittando del silenzio della strada senza traffico, sempre ci sorridiamo.

Mai come in questi giorni la vista dal mio balcone mi rende felice, molto più di un bel panorama.

Il mio nuovo orizzonte sono queste persone non più sconosciute, è il piacere del nostro salutarci quotidiano, è la gentilezza del sorriso che ci scambiamo.
Ed è questa scoperta dell'altro che voglio portarmi dentro per il futuro.